Nella pratica della nostra disciplina ciò sembra una cosa evidente poiché si fonda su chiari Principi, Valori e Regole. Tasselli importanti per lo sviluppo di ogni individuo. Negli ultimi due anni ho avuto l’opportunità di collaborare con un istituto per svolgere un percorso a sostegno di un iter Psico-Educativo per ragazzi dai 13 anni in su in difficoltà. Questo percorso è stato svolto dai giovani e dagli educatori in un terreno per così dire neutrale, “il Dojo”, e tutti i partecipanti indossavano il Judogi. Insomma, per tutti un nuovo ambiente con nuove dinamiche e nuove percezioni. A detta degli educatori è stata una bella ed arricchente esperienza. Hanno potuto osservare dinamiche diverse e scoprire lati o aspetti dei ragazzi che non conoscevano. A volte sono rimasti stupiti dalla loro reazione e dal loro impegno. Queste lezioni hanno potuto quindi dare agli educatori una visione più ampia del ragazzo e della ragazza, evidenziando punti forti su cui fare riferimento, punti deboli da sostenere e nuovi elementi da elaborare. Per i ragazzi, praticamente per tutti, è stata una prima esperienza con la nostra disciplina. Hanno reagito in modo diverso: alcuni di loro si sono appassionati ed hanno espresso l’intenzione di proseguire il loro percorso nel judo, cosa che mi auguro. Attraverso il JUDO si può lavorare in diversi contesti (JUDO = Via dell’adattabilità) e dare un contributo importante. Le nuove generazioni sono più vulnerabili e oserei dire anche più fragili, hanno bisogno di punti di riferimento e di pratiche attraverso le quali acquisire più fiducia in loro stessi e sviluppare capacità relazionali sane. Gli sport in generale sicuramente sono un supporto importante ed in particolare le arti marziali. Il JUDO, la nostra disciplina, attraverso il contatto è una delle poche che fa interagire il praticante a livello intimo ed è una delle ragioni per le quali si basa sul “RISPETTO”. Ringrazio per la fiducia e l’opportunità che la direzione dell’Istituto e gli Educatori mi hanno dato. Buon “JUDO” a Tutti. |